Le partite, viste insieme

Una delle tendenze che sta spopolando in nell’intrattenimento sportivo, è quella dei “WatchParty”. Scritto proprio così, tutto attaccato. Non sono una novità assoluta, Netflix li ha addirittura istituzionalizzati, seguita poi da Amazon Prime Video.

La possibilità cioè di guardare insieme ad altri, lo stesso spettacolo in video. Un tempo, quello popolato dai tubi catodici, c’era il bar come centro d’aggregazione per i tifosi. Arrivò poi la PayTV e ci si ritrovava a casa di quello con l’abbonamento.

Non è cambiato poi molto, solo il media attraverso il quale si consuma, il prodotto preferito.
Dopo aver portato il futsal in AltspaceVR, spazio che negli USA ha un suo segmento a CBS Morning, ho pensato di fare la stessa cosa in VRChat.

VRChat è il colosso dello spazio della realtà virtuale. Prima che Meta (Facebook per gli analfabeti) iniziasse a vendere a 300 euro il suo Oculus Quest 2. Ora che l’accesso è praticamente universale, VRChat è il posto dove non si può non andare.

Visore collegato al PC, per poter registrare in una qualità decente. Log-in, scelta avatar. M’accorgo che è trend: “Cozy Boat”, uno spazio che è una barca. Non ci sono mai stato, loggo.

Sul televisore della barca, c’è in onda Shrek, uno qualsiasi. A bordo piscina a poppa, però si rifiutano di guardarlo. Sul divano a guadare il film d’animazione anche un tipo con un testone enorme tipo personaggio di Minecraft. Seleziono quindi una istanza nuova, così da poter inserire una partita di futsal.

Devo però, frugare un po’ nel codice di futsaltv, per trovare lo script, che rimanda a link del file della partita. Trovo a sorpresa, in testa al codice della pagina, i saluti di Vito, il coder del sito. Maledizione, me ne accorgo solo ora. Premete F12 sul vostro browser e li leggerete anche voi.

Trovato il file, carico e via così. Arriva gente, che ovviamente ignora l’esistenza di questo sport, chiede, si ferma e poi si fa i fatti suoi. Qualche “calciofilo” resta a guardare e fa delle domande. Rigorosamente in inglese.

Tanti bimbi, almeno dalla voce, poi li sono una banana o un antropomorfo a caso, vai a sapere cosa e chi sono davvero. L’orologio intanto, scorre in fretta in VR.

Per chiudere questa serata, decido di loggarmi nel Midnight Diner. La riproduzione del set, della serie nipponica presente anche su Netflix. Già proprio quel ristorante fittizio, aperto solo dopo la mezzanotte, nel quartiere Shinjuku di Tokyo.

Se non l’avete mai vista, la serie tv, fatelo. Due stagioni passano davvero in fretta. Poi rimpiangere d’averlo finito. Quasi dimenticavo, non c’è bisogno del visore se volete venire a trovarmi, di un computer però si.
Le partite, le offro io.

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