Un giorno presterò attenzione alle interviste, pre e post partita. Il giorno nel quale, finalmente ascolterò un giocatore o un allenatore dichiarare alla vigilia di una partita difficile: “Se giocano come sanno, ci ribaltano”.
Fino ad allora, l’unica voce credibile resterà quella del campo. Quella che si può ascoltare dal vivo, dalla linea laterale. Se però qualcuno si trovasse impossibilitato a raggiungere Salso-Silent Hill-Maggiore, a loro ho pensato di proporre una alternativa.
Se ad oggi è possibile seguire, la MMA e il Volley, direttamente in Horizon Venue (la realtà virtuale di Meta), perché non provare a farlo anche per il futsal. Ho iniziato a studiare, leggere, documentarmi.
In AltspaceVR, lo spazio virtuale di Microsoft, ho già realizzato il Pub di Linea Laterale. Ho pensato quindi di dotare quello stesso ambiente di uno schermo, di spalti, insomma di tutto il necessario per fruire in compagnia, virtuale di un evento sportivo, trasmesso in diretta.
Non si tratta di un evento trasmesso in “360” come le partite di NBA, non esiste al momento nel futsal, una struttura capace di realizzare quel tipo di produzione e men che meno assorbirne i costi. Si tratta semplicemente, di un maxi schermo piazzato nei pressi del bar.
Perché?
Si può. Perché lo spazio vitale bisogna cercarlo alla frontiera, dove non c’è ancora nessuno, prima che arrivino tutti i grandi sport, perché qualcuno è già arrivato. NBA, WWF e MMA hanno già tutte eventi trasmessi in VR nativo.
Perché conviene. Ad una frazione del costo, è possibile davvero offrire un luogo digitale per una community, che sia innovativo ed esclusivo. Sgomitare per una pagina a pagamento sui giornali sportivi, un trafiletto ogni tanto o un spazio da tappabuchi sui network di settore, è denaro speso con poca lungimiranza.
Il pubblico va cercato, dove ancora non è impegnato a fare altro. Dove non si compete con una moltitudine di prodotti simili. La qualità, come il tempo è un fattore determinante nel lancio e nella produzione di qualsiasi contenuto.
