Il Benfica Futsal Program

Mentre la Riforma Bergamini, scuote dalle fondamenta traballanti, il futsal italiano, altrove le mancanze di una federazione diventano opportunità per altri. In piena prima ondata della pandemia da Covid 19 la Football Association, ha tagliato i fondi allo sviluppo del futsal. Di fatto cancellando tutti i programmi realizzati attraverso il loro supporto finanziario. Scelte di politica sportiva, discutibili e opinabili, pur sempre scelte.

Gran Bretagna, da sempre però, terreno di caccia. Non solo alla volpe. Lì pescano i college americani. Alla ricerca della prossimo talento calcistico al femminile. Da arruolare nei programmi sportivi universitari. Setacciano in lungo e in largo il paese. Senza avere la barriera della lingua a complicare il reclutamento.

Uno scenario che abbandona a se stessi, i praticanti di futsal britannici. Almeno fino a ieri. Nessun programma ufficiale, strutturato per lo sviluppo del futsal, nel regno della Regina Elisabetta.
Fino all’arrivo dello Sport Lisboa e Benfica. Il prestigioso club portoghese, prova ad imitare la mission sportiva del calcio femminile americano. Ha visto una opportunità dove la FA ha trovato invece un problema. Come?

Con il Benfica Futsal Program. Questo il nome dell’iniziativa del club portoghese, che sbarca nelle scuole inglesi. Dalle Grammar School ai College, allenatori certificati dal Benfica, terranno clinic e sessioni d’allenamento con gli studenti. A caccia di nuovi talenti.

Creato in collaborazione con la PROPLAYER, questo programma ha l’obiettivo di esportare il modello di sviluppo sportivo del Benfica, in altri paesi. Una iniziativa lungimirante, tesa a rafforzare una posizione dominante a livello europeo, per quello che concerne la scoperta e lo sviluppo del talento.

In Italia, negli stessi giorni, la Divisione Calcio a 5, vara il suo primo pacchetto di aiuti per lo sviluppo del settore giovanili, delle società dei campionati nazionali. Quattrocento mila euro in totale. Cinquanta euro per ogni per ogni tesseramento di un calciatore/calciatrice Under 18 e di Settore Giovanile, effettuato nella stagione 2021/2022. Giovane tesserato, che ammesso esista, ha ovviamente un costo, sicuramente sostenuto “adeguatamente” dall’obolo della FIGC.

Poco importa che alcune, delle poche società che fanno davvero scuola calcio e settore giovanile, non abbiano una squadra impegnata in un campionato nazionale. L’importante è dare un segnale. Uno silenzioso, simile a quello che tutti avvertono in un ascensore, ma di cui nessuno vuol prendersi la responsabilità.

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