Faretti RGB accesi, reflex collegata. Led multicolori attivi. OBS è pronto. Non m’abbandona il timore d’essere tradito dal server di Twitch. Non ricordo se è ancora selezionato quello tedesco localizzato a Francoforte oppure è attiva la scelta automatica.
Foglio excel a tutto schermo, tanti numeri davanti. Ironia della sorte, ero quello che non andava al corso base di matematica alle superiori. Tanto sapevo di poter pareggiare quell’insufficienza con il resto dei voti. Oggi posso spiegarvi, se necessario come funziona un “edge fund”, grazie Irene.
Ho scritto un bigliettino. Un post-it digitale: “Drafta Praticò”. Un po’ una citazione cinematografica, un po’ mi conosco, l’assillo del dubbio finisce spesso con il sopraffarmi.
All’ultimo secondo, volevo prendere Pernazza. Anche se ho già i miei due laterali, così solo perché potevo. L’ho quasi fatto. Ecco a cosa serviva davvero quel post-it.
È appena passato un lungo pomeriggio. Pieno di: “ma chi mi consigli di prendere”.
La domanda è lecita, la risposta complessa. FIFA Volta è un animale strano, il motore fisico del gioco negli spazi ristretti elide l’importanza di alcuni ruoli, esalta alcune caratteristiche. È un prodotto ancora a metà tra il calcetto per strada e il futsal, i trick sono troppo frequenti, le giocate in funzione del punteggio, mancano.
Mariagrazia ha la prima scelta assoluta. Eredita un Trento disastrato, da una stagione costantemente all’ultimo posto. L’ha sistemato con intelligenza e se mette nel motore Fifò, la portoghese spaccherà da sola le partite in bilico.
Gianclaudio prenderà Tardelli. Le amiche vanno tenute in squadra vero? Se hai le amiche tecnicamente molto capaci e riesci a prenderle tutte in squadra, non è certo un male. Ora però il Bologna dovrà trovare il modo di far convivere Diana Santos e Taty con Borges, lasciando la spinta offensiva alla sola Taina.
Leonardo tenterà di spostare il suo gruppo squadra da quello del Pescara a quello del Falconara, quelli “real”. Marco, il collezionista di vinili colorati, ha la seconda scelta assoluta. C’è un “De Siena” che aleggia nell’aria, dipende da lui, se non vuole vincere…
Scelta difficile la sua. Se prende Janice, deve adattarla a giocare laterale, nel gioco i pivot sono inutili, può optare per un 2-2 ha già Barca e Schmitd. Invece mi sorprende e chiama Tampa. L’intelligibilità dei suoi appunti è la chiave, credo, delle sue scelte.
Janice è ancora disponibile quando arriva il turno del Venezia di Gallo. Il blocco “petrolchimico” è servito. Dal’Maz, Pereira, Ferrara, Janice. L’incognita Ricottini sarà determinante per capire dove può arrivare anche con l’aiuto del fattore C, Leo.
Il compito più arduo della lega al draft, l’ha ovviamente, chi detiene il titolo. Patrizia, sceglie per ultima o quasi. Le sue giocatrici sono state oggetto di trattativa da parte di quasi tutti i partecipanti. A fine draft, si ritrova Pernazza laterale, che sono stato tentato di prendere per il Trieste. Rocha a sostituire Giuliano. Dibiase, Nicoletti, Marcon, Pernazza, Rocha. Forse non vince ancora il titolo, ma è sicuramente da playoff.
Il Pisa spendaccione di Carbotti, che sul mercato ha speso 146 crediti per Bertè, investe la sua prima scelta assoluta per Polloni. Una delle possibili rivelazioni tra i pali della Volta League. Boutimah pivot, è una delle poche capaci di segnare nel gioco, pur muovendosi in quella difficile posizione di campo.
M’accorgo ora d’aver scritto un “wall of text”, dovrò inevitabilmente ripiegare per un doppio appuntamento con il commento al draft della Volta League. In un possibile connubio, ad esempio, con le prime amichevoli che giocheremo in diretta su Instagram. La brevità degli incontri rende quella piattaforma la più adatta a questo genere di contenuti.
Ci aggiorniamo quindi, per raccontare del Monza di Calegari, del Torino di Dragone, delle giovani di Marcelli e delle inusuali scelte di Schettini, delle ambizioni del Genova di Pergolari e dell’Ascoli di Serio. Come amano scrivere gli angolosassoni: “Stay Tuned”.