Caffè Corretto – Siete il passato

Il passato, i ricordi, reagiscono all’interno del cervello umano con una chimica particolare. Tale da permetterci di conservare come memoria solo i ricordi belli, seppellendo a livello più profondo quelli spiacevoli.

Accade così per tutti. Inevitabilmente.
Nello sport, come nella vita. In queste righe digitali ho spesso intrecciato i due racconti, annodandoli dove era possibile.

Serie A maschile ferma, la nazionale è impegnata in Olanda nell’Europeo. Manifestazione continentale che tracima a fatica oltre la sua bolla, fuori dalla usuale camera di risonanza. Schiacciati dagli Australian Open, dal Sei Nazioni di Rugby e perfino da Balotelli che torna in nazionale.

A proposito di palla ovale. Ho preso nota di come si possa narrare di sconfitte in uno spot promozionale. Che potrei riassumere in una frase: “non siamo forti come gli altri, ma siamo l’Italia”. Semplice, efficace ed è anche la realtà.

Siamo l’Italia anche nel futsal. In quella disciplina specializzata, almeno fuori dal campo, nella dietrologia. Sarà un retaggio del “ventennio” se continuiamo ad usare il detto “si stava meglio quando si stava peggio”. Falso a due livelli, quello fattuale e quello del ricordo.

Tutti quelli che invocano una “Italia agli italiani”, dimenticano che siamo appena usciti dal quel genere d’esperimento. Quelli che l’invocano, sono però, soprattutto i responsabili del totale depauperamento dei settori giovanili.

Un atleta non nasce già formato, già pronto. Ci vogliono almeno dieci anni d’allenamenti per averne a disposizione anche solo uno. Indovinate chi erano i responsabili tecnici del movimento a quei tempi. Gli stessi che oggi, approfittano dell’occasione, per tirare fuori l’album dei ricordi del calcetto.

Invocare un ritorno al passato è come chiedere che si vieti la diffusione delle notizie sul web, perché così si torna alla carta stampata. Il passato è appunto passato per un motivo, è stato superato.

Se un tempo, vincevi e ora insegui è perché gli altri si sono impegnati a migliorare, mentre tu hai continuato a vivere di ricordi. A festeggiare quelle medaglie che nel mentre perdono l’anodizzazione e annerisco. Non importa quante volte provi a lucidarle.

Oggi ci sono quelli che confondo i tiri in porta con l’xG. Quelli che se c’è un carro ci sono sempre, anche a fare i buoi che lo trascinano, oppure lo spingono. Ci sono quelli che saltellano da un carro all’altro, come se fosse sempre lo stesso.

La Serie A femminile di futsal, è ridotta ad un paio di partite la settimana, piegata dal Covid. La Serie A femminile di calcio invece, sembra non avere questo problema. Sarà una questione di roster, di rose più ampie, d’organizzazione.

Un punto anche su come progredisce la “visibilità” del futsal, sbirciando un po’ di dati Auditel. Per aver qualche riferimento, preciso e puntuale. Ecco i fatti, i numeri. Per gli aneddoti e le fantasie, ci sono altri spazi.

Ieri, Milan – Juventus su DAZN è stata annichilita dalla fiction di Rai 1: “La Sposa”. Milan-Juventus ha raccolto 1.380.000 spettatori con il 5.4% di share. Il prodotto di Rai 1 ha conquistato 6.568.000 spettatori pari al 28.7% di share. È in difficoltà il calcio, quello vero, dei professionisti. Così in Italia, questo è il panorama di una offerta all’interno della quale si è costretti a sgomitare. Se il match di Serie A Femminile Hellas Verona-Milan ha ottenuto 192.000 spettatori con l’1.3%, in chiaro sul La7.

Dati per stimolare una riflessione. Rivolti a chi, non vuol più ascoltare favole.

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