L’italia s’è divisa la posta

Rai Sport HD e c’è anche un plus. A fare da traino all’esordio dell’Italia di calcio a 5, ad Euro 22, c’è lo speciale per il diciassettesimo scudetto del Milan. In campo Sheva, Maldini e sulla panchina rossonera c’è Fabio Capello, ancora prima che diventasse “Don”.

20.13
Sky Sport 24. Dallo schermo Sinisa Mihalovic mi spiega come deve giocare il suo Bologna contro il Torino. Su Sky Sport in esclusiva anche il mondiale di Rally, in 4K. Prendo appunti sul nuovo Fold 3, devo però ancora capire quanto spazio di margine ho rispetto alle altre istanze di Onenote.
Veloce zapping. Gli Australian Open prosperano anche senza Djokovic. Sinner regola in tre set il suo avversario che sembra uscito da una serie tv americana, degli anni settanta.

“Guarda che inizia, cambia”.
Inni Nazionali. In HD.
Mico Martic è serissimo. Nemmeno fosse la sua prima presenza a livello internazionale. Parla in inglese con questo gruppetto di finlandesi scesi in Olanda per dar conto della loro posizione nel ranking. Nel 2010 la Finlandia occupava il 52esimo posto. S’attestano ora alla 19esima. In dieci anni hanno scalato 33 posizioni.

1-1
In pochi minuti. La Finlandia pressa nella metà campo azzurra come se la partita non durasse quaranta minuti effettivi. Il “color commentator” mi rammenta che ci sono tanti esordienti tra gli azzurri, l’emozione come fattore determinante. Quattro falli per squadra, sei minuti al termine.
Gli Huuhkajat, gufi reali, è il soprannome delle nazionali finlandesi, impongono la loro forza fisica.
Uscire dalla pressione non è solo una questione di tecnica o di tattica.

Alert.
È partita Arsenal vs Liverpool. Partita mai banale, classico del calcio inglese. Cornice importante dell’immortale “Febbre a 90°”. Sedicesimo del primo tempo. La notizia è che i ragazzi di Klop, non hanno ancora segnato. L’attesa termina tre minuti più tardi quando Diogo Jota, porta in vantaggio i “reds” e la squadra non si volta più indietro.

Alert.
L’AS Roma, è in svantaggio. Tra le mura amiche, contro il Lecce. Josè Mourinho, grazie. Avranno così pensato quelli Mediaset. I giallorossi costretti ad inseguire una compagine di Serie B, fruttano 2.976.000 e l’11% di Share. Niente al confronto della seconda puntata di DOC – Nelle tue mani che ha registrato quasi sette milioni di persone incollate allo schermo. Uno spettatore su tre era su Rai 1.

Secondo tempo.
Sembra cambiare molto, senza che però muti qualcosa nell’andamento della partita della nazionale italiana di futsal. I finlandesi hanno stabilmente piantato le tende nella metà campo degli azzurri. Mentre l’Olimpico rumoreggia la Roma pareggia. Domani nei bar capitolini, i televisori non saranno sintonizzati sul canale del meteo, avranno ancora le notizie di sport.

Vantaggio Italia. Da Las Palmas, arriva la conclusione vincente. Forse è cambiata l’inerzia della partita. Prima volta in vantaggio, gli azzurri sembrano essersi scrollati di dosso l’emozione. Resta però inesperienza. Palla al centro e i Gufi Reali, trovano il pari. Punizione e palla nel sette, i commentatori parlano di errore. Devo aver letto da qualche parte che gli errori non si correggono, perché limitano la crescita. Ecco la prova che non è così.

7.32. 2-3, vantaggio esterno come nel tennis.
Il capitano della Finlandia trova il gol da distanza siderale, Quella vecchia volpe di Martic, dondola la testa, soddisfatto. Com’è quel detto? Amici, amici e poi ti rubano la bici.
Ladri di biciclette.

Guardiamo la partita (So già come è finita)
E allora
E con la bici fuggiamo e chi lo sa
Si parte sul serio, dai
Partiamo alla grande, partiamo da star
Sotto questo sole è bello pedalare, sì
Ma c’è da sudare.

Time Out, Finlandia.
“Attaccano solo sulla fascia, chiudeteli lì e prendeteli in mezzo. Fategli sentire il peso del fisico e ripartite forte”. Indicazioni dalla panchina. Una elegia alla semplicità.
L’Italia sceglie di giocare la soluzione tattica del portiere di movimento. Cinque minuti sono un tempo lunghissimo nel futsal.

1.16. 3-3
Il power play paga il suo dividendo. Gli azzurri trovano un pareggio dopo un prolungato possesso. Intermezzo con una traversa di Merlim dopo una deviazione dell’estremo difensore finlandese.
Sembra finita, ma non lo è mai. Come nel Basket e nel Football Americano, ma anche nell’Hockey, insomma in tutti gli sport con il tempo reale.

0.04. Passaggio orizzontale nella fase di possesso italiano. Palla rubata dagli avversari, piattone lento. Impiega una eternità di battiti di cuore a finire fuori. Troppo vicino al palo per non far disperare l’intera panchina di Martic.
Quattro secondi e la Finlandia stava per rovesciare il bicchiere mezzo pieno dell’Italia.

Cosa ci fa esattamente la Finlandia al diciannovesimo posto del ranking fifa? La partita che abbiamo visto, ecco cosa.
Un posto solo sotto ai prossimi avversari dell’Italia. Quella Slovenia capace d’impattare contro il Kazakistan favorito alla vigila. Sloveni da sempre potenza di questa disciplina.

L’Italia li guarda dall’alto di un nono posto a livello mondiale, a pari merito con il Paraguay.
La prossima è una di quelle partite nella quale, il barista di turno, non potrà indicare il bicchiere mezzo pieno. Dovrà essere pieno, oppure è meglio romperlo.

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