Presidente, assente

Accompagnatemi, sul parquet del PalaEur.
Al termine dell’incontro di volley femminile tra Conegliano e Novara.
Il Conegliano ha appena vinto la sua terza Supercoppa, consecutiva.

Siamo al momento della premiazione. Ecco che nell’inquadratura, appare un uomo distinto, capelli bianchi, vestito elegante, portamento signorile. Decisamente un volto familiare. È il Presidente della Repubblica Italiana. Sergio Mattarella consegna ad Asia Wolosz, capitano del Conegliano, la Coppa. Il trofeo sembra decisamente una insalatiera, ma sorvoliamo per il momento.
Al fianco della più alta carica dello Stato, c’è il presidente della Lega Femminile, Mauro Fabris.

Osservate ora questi due scatti. Notate qualche differenza? Non manca qualcosa, o meglio, qualcuno?

Alan J. Pakula e il suo immortale capolavoro, mi torna sempre alla mente, un po’ per il suo titolo: “tutti gli uomini del presidente”, un po’ perché Nixon lo si vede solo alla fine, quando ormai il suo destino è segnato da eventi che lui stesso ha messo in moto.

Al netto della citazione cinematografica, sono certo che esista una ragione, una scusa, pronta a spiegare tutto. Non è detto che questa sia ragionevole, accettabile, condivisibile. Perché proprio nell’etimologia della parola, scusa, è contenuta la dicitura: “ragione non vera”.

Alla manciata di tifosi di futsal, probabilmente non importa molto, chi consegna una Coppa. Meno ancora probabilmente al giocatore che la alza al cielo. Una medaglia è una medaglia. A prescindere da chi te la mette al collo. Importerebbe poco in generale, se non esistesse una etichetta, una consuetudine istituzionale anche nello sport.

La domanda probabilmente più importante, che dovremmo farci tutti, però è: com’è riuscito il Volley italiano femminile a portare il Presidente della Repubblica su quel parquet? Osservando poi con attenzione come quel movimento sportivo capitalizzerà questa photo-op. Quali sono le strategie di marketing che attueranno? Cosa vendono esattamente.

Invece di cercare delle scuse, di raccontarci le solite bugie, proviamo a trovare delle risposte, di quelle che possono essere tramutate in azioni. L’immagine non è solo uno sfondo uniforme, una coordinazione di colori, un logotipo. È l’insieme di elementi che compongono il volano della comunicazione.

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