Mentre vi scrivo, le nuvole grigie confondono l’orizzonte con il mare. È la mattina dopo, quell’Italia – Spagna, zero a due, che spinge fuori dalla porta il sogno azzurro, di una qualificazione alla fase principale dell’Europeo di futsal femminile.
Vorrei poter rispondere alla domanda: “ma quanto vi ha fatto emozionare questa Italia”, con qualcosa di più di un “come quando guardo lo scorrere del tabellone in un aeroporto”.
Le poche immagini, gli highlights della Spagna, [UPDATE – la prima visione della partita intera nella tarda mattinata-] sono ripresi da una telecamera dal basso. Due minuti sono troppo pochi per giudicare quasi tutto nella vita. Figurarsi una partita di un europeo. Controllare uno schermo che mi racconta: “delivers corner” e non so se è da sinistra o da destra, è più che una frustrazione, un esercizio d’immaginazione.
[UPDATE] Ho visto la partita intera. Ho la stessa considerazioni delle emozioni che ebbe Luciano Spalletti al termine di un derby contro lo Spartak Mosca. Pareggiato nel recupero dai suoi avversari che poi l’hanno anche deriso.
Nell’ultimo incontro con la Spagna, la sconfitta era stata pesante. Sei a zero. Tre per tempo.
ITALIA-SPAGNA 0-6 (0-3 p.t.)
ITALIA: Mascia, Bruna Borges, D’Incecco, Luciani, Giuliano, Pomposelli, Coppari, Mansueto, Belli, Xhaxho, Violi, Margarito. All. Salvatore
SPAGNA: Aguete, Isa García, Amparo, Peque, Romero, Velasco, Mayte, Sotelo, Samper, Anita, Campoy, Cari. All. Pons Xandri
Correva l’anno 2018. Quelli sopra, i tabellini. Di allora. L’Italia scendeva in campo con una sola “oriunda”, Borges. La Spagna era quella dei “fenomeni”. Amparo, Peque, Ame Romero, Mayte, Sotelo, Irene Samper Anita Lujan, Campoy.
Le azzurre non avevano abbastanza talento, semplicemente. Sufficiente a scontrarsi con quella che era allora la miglior nazionale femminile in Europa. Per distacco.
ITALIA-SPAGNA 0-2 st (0-1 pt)
ITALIA: Sestari (25), Barca (22), Coppari (22), Adamatti (28), Boutimah (26), Dibiase (29) , Pomposelli (30), Ferrara (22), Grieco (22), D’Incecco (32), Giuliano (32), Dal’Maz (30). Ct Salvatore
SPAGNA: Silvia (34), Ale de Paz (26), Luci (29), Dany (37), Ana Lujan (30), Melli (26), Isa Garcia (33), Peque (34), Irene Cordoba (18), Marta (26), Amelia (31). Ct Pons
Tre anni dopo, L’Italia si presenta con tre oriundi nel suo lineup, che non c’erano nel 2018. Coppari, D’Incecco, Pomposelli e Giuliano, le uniche reduci della passata spedizione.
La Roja arriva all’appuntamento con 4 giocatrici che c’erano anche tre anni fa. Amelia Romero. Isa Garcia, Anita Lujan e Peque. Le veterane che restano fuori sono Amparo (35), Mayte Mateo (27), Sotelo (26), Irene Samper (23) e Compoy (27) . Praticamente una squadra intera, che dominerebbe la Seria A italiana giocando sempre con il portiere di movimento. Veterane. Solo una di queste giocatrici, ha passato da qualche tempo la trentina.
Non sapremo mai, se sull’uno a zero abbiamo vissuto un momento Giustozzi, un “andiamo a prenderle e se perdiamo non fa nulla tanto stiamo già perdendo”, oppure un momento Larrañaga: “perdiamo uno a zero, anche con due sono contento”. La diretta testuale della UEFA non segnalava il portiere di movimento, non mi sono sistemato dietro alla panchina per ascoltare gli umori dei giocatori. Resterò credo con questo dubbio. [UPDATE] Non m’ha aiutato nella comprensione nemmeno guardare la registrazione completa della partita.
Molti si chiedono. Questo è un punto di partenza? Ripartire da Barca, Coppari, Ferrara, Grieco, insomma dalle under 25 per farsi trovare pronti al prossimo appuntamento ufficiale?
Oppure è un punto d’arrivo? Per le reduci dalla notte magica, per un ciclo che si chiude per aprirne uno nuovo.
Ho una ulteriore domanda. Sono incuriosito da un doppio standard che sembra applicarsi alle nazionali di futsal italiane. Nella maschile, si schierano sette oriundi, il cinquanta per cento della rosa a disposizione per le competizioni internazionali.
Nell’Italia femminile, siamo fermi a quattro, numero raggiunto anche prendendo in considerazione l’assenza forzata di Borges. Non è possibile consegnare alla nazionale femminile, altro talento? Quello stesso a cui si ricorre con pervicacia e ossessione per rinforzare gli azzurri. Pescando anche giocatori che hanno semplicemente respirato di passaggio l’aria della nostra penisola.
Perché non si percorre la stessa strada della selezione maschile. C’è molto talento eleggibile per la femminile, senza dover ricorre alla scelta casuale degli avi al cimitero. C’è una generazione che sta crescendo letteralmente nel campionato di Serie A Femminile. Eppure per una qualche strana ragione, nell’aria sembra esserci una resistenza, come se schierare più oriunde fosse un fallimento del movimento.
Quello stesso movimento che già le impiega, massicciamente. Non devo indicare vero, gli organici della attuale Serie A, nei quali alla prima rotazione delle quattro giocatrici di movimento non italiane, in campo rotolano le balle di fieno in stile film western.
Probabilmente non è un punto di arrivo, ne uno di partenza. È una tappa di un viaggio. Quello che deve percorrere una nazionale che rappresenta con quei colori, una potenza del calcio, l’Italia. L’ultima partita di questo Europeo per le azzurre sarà una fermata, in una stazione. Qualcuno scenderà, altri saliranno e si ripartirà a caccia del titolo europeo.
Non ci può essere che quell’obiettivo finale, vincere. Non conta partecipare, mai.
Nota a margine.
Stamani apro il giornale locale. Di solito il futsal è confinato in un articolo basso di spalla, nell’ultima pagina prima degli annunci funebri. Giocano in nazionale ben 3 giocatrici della squadra locale, il commissario tecnico è originario della medesima città, anche se lavora quasi in provincia di Chieti e potrebbe essere imperdonabile per il folklore locale.
Sapete quanto spazio era dedicato a questa partita. NADA, ZERO. Con buona pace di quelli che pensano di meritare i caroselli per strada quando vengono promossi dalla serie B, pardon A2.
Potrete anche controllare la pagina del sito della FIGC. Troverete interviste, articoli sugli impegni della nazionale di calcio a 11 femminile e della sua under 19.
Non sparate al messaggero, preoccupatevi di correggere quel messaggio.