Blackout

Esordio con vittoria per la nazionale femminile di futsal, in questo secondo campionato europeo.

Fase: Main Round.
Sconfitta la Svezia. In quella che è sembrata, dal racconto vocale dei presenti, una partita mai in bilico. Nemmeno con il portiere di movimento delle svedesi.

Ci siamo tutti dovuti affidare al live blog dell’ottimo sito ufficiale della UEFA. Preciso, puntuale, informativo. Tutto il resto è stata immaginazione, risucchiati in una sorta di gorgo temporale in cui non c’era nemmeno un Niccolò Carosio, con un microfono appoggiato ad un tavolo, a bordocampo.

Credo di aver letto un post social di una ex giocatrice della nazionale. Dispiaciuta tra l’altro: “di amici e parenti dei giocatori che non possono vedere la partita”. Con buona pace di chi pensa che questa disciplina sia sul punto d’esplodere. Se fosse solo una questione di amici e parenti, dirimerla sarebbe meno complesso.


Vi risparmio l’ennesima descrizione della struttura che regola le attività delle squadre nazionali. Però seguitemi in questo apparente vagabondare tra alcuni avvenimenti del calcio anche a cinque. Avrei voluto scrivere “vi porto a fare un viaggio”, ma il copyright non è mio, l’autore va sempre protetto. Potrebbe esserci una spiegazione a questo vuoto comunicativo, una ragione istituzionale.

Qualche giorno fa, c’è stato il sorteggio per l’Europeo maschile, quello che si disputerà nei Paesi Bassi. Presente all’evento il commissario tecnico Massimiliano Bellarte e il suo vice, Vanni Pedrini. Freschi di nomina anche per la nazionale under 19. Foto di rito, autoscatti, momenti celebrativi. Manca qualcosa, anzi qualcuno in quelle foto.

Un rappresentate della Divisione Calcio a 5. Qualcuno che abbia ottenuto l’incarico di capo delegazione per la nazionale. Da chi? Dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, quella presieduta da Gabriele Gravina. Mentre giova questo si, ricordarlo, la Divisione Calcio a 5 dipende dalla LND presieduta da Sibilia. Due indizi, una prova. Così recita un adagio molto conosciuto.

Il percorso nella foresta delle istituzioni sportive, inizia ora ad essere impervio. L’articolo di Michele Spiezia, datato 20 Ottobre 2021 ci viene in soccorso, lasciando sulla nostra strada una chiara traccia da seguire.
Come una spada di Damocle incombe una riforma dell’intero ordinamento sportivo, condizione che alimenta una guerra, furiosa, a colpi di mosse e contro mosse tra FIGC e LND. Un Gravina contro Sibilia.

Cosa c’entra il calcio a cinque? Sempre Spiezia ci descrive un momento politico sportivo in bilico per una questione di voti, fosse anche solo uno. Perché per l’approvazione del bilancio, uno dei voti fondamentali è quello del Presidente del “calcetto”, Bergamini. Blindato, si racconta sempre in quell’articolo, che vi invito a leggere, da un accorto tra Malagò, presidente del CONI e membro del Circolo Aniene come Bergamini, e Sibilia.

L’aria però sembra essere cambiata negli ultimi mesi. Michele Spiezia racconta di un riavvicinamento di Bergamini alle posizioni di Gravina, favorito dai buoni uffici di Malagò. Lo scopo potrebbe essere proprio quello di scippare la Divisione Calcio a 5 da sotto il naso di Sibilia, così come è stato fatto con la massima divisione di calcio femminile.

Nel prosieguo dell’articolo, ci viene rivelato ancora un indizio. Indice questo, di una situazione politica all’interno del calcio, molto complessa. Spunta nell’articolo un nome noto nel panorama del calcio a 5 nazionale. Il neo eletto presidente vicario del calcio a 5. Leonardo Todaro è tra i papabili allo scranno sportivo della regione Basilicata, ancora vacante. Per Todaro si rafforzerebbe una posizione politica già irrobustita dal recente scossone interno al consiglio direttivo della Divisione Calcio a 5, che l’ha visto uscire vincitore. Una ulteriore spallata a Sibilia?

Quella che sembrava quindi, solo una mancanza d’attenzione per lo sport al femminile, è in realtà una situazione, più complessa, profonda e grazie ancora una volta, a Michele Spiezia per avermi aiutato a comprendere alcune dinamiche. C’è uno sport che si gioca sul campo e uno, che da sempre si gioca nei corridoi di Piazzale Flaminio. Ignorare questa realtà non è salutare per nessuno degli attori del calcio a 5.

Continuano ad aleggiare nell’aria tante domande. C’è davvero un calcio a 5 ostaggio, per una percentuale elettiva fondamentale per affossare Sibilia? Alcune scelte compiute dal Club Italia sono funzionali ad uno scopo anche politico oltre che sportivo?
L’articolo di Storie e Sport, spiega molto, non tutto.
Questa potrebbe essere la trama di un romanzo che intreccia intrighi di palazzo, tradimenti e strategia politica. 

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