Mancavano otto secondi. Dal poter scrivere una storia che inizia ad Hasselt e si dipana per mezza europa. Una storia di coppe, di campionati e di imprenditori in nicchie molto remunerative e particolari. Sarà per la prossima volta.
Il Pesaro ancora di “corto muso” come Allegri. Il secondo però riempie le prime pagine dei giornali. Una affermazione che intende non ribadire una differenza ma indicare una meta. Incontri così, raccontati anche a chi non affolla gli spalti, anche solo come spettatore, è uno degli obiettivi da perseguire.
La squadra del presidente Pizza, tra qualche settimana è attesa dal suo primo impegno di UEFA Champions League. Dal Main Round passano tre squadre, nell’Elite Round. Non dovrebbero esserci problemi per la compagine marchigiana, almeno in questa prima fase.
In una classifica di Serie A maschile, ancora cortissima e molto provvisoria, spiccano alcune sorprese. Tre giornate di certo non sono una sentenza definitiva, passata in giudicato. Piuttosto una indicazione di merito, di genere. Il Polistena con sei punti è la vera sorpresa del momento, la faccia di una medaglia che vede sull’effigie opposta rappresentato lo stemma della Came Dosson, con zero punti. Per la compagine trevigiana più che una falsa partenza, si tratta di essere ancora fermi ai blocchi.
Il pareggio tra Pescara e Olimpus, lascia l’osservatore anche attento, perplesso. Partite entrambe con l’obiettivo minimo dei playoff, gli abruzzesi cercano di essere all’altezza del blasone ereditato, i romani di emulare quantomeno il recente passato della formazione femminile.
Il Napoli, che molti addetti ai lavori, quotavano come l’anti Pesaro, per ora fatica a trovare la chiave di nota giusta per ballare al ritmo della Serie A. Gli investimenti, le operazioni di mercato, sono da squadra scudetto. La classifica al momento, langue.
La Serie A femminile è ferma per gli impegni della nazionale. Mercoledi 20, contro la Svezia, è già una gara da dentro o fuori. A differenza della prima fase della UEFA Champions League, maschile, nell’europeo femminile dal main round, passa solo la prima. L’Italia è nel girone con la Spagna, campione d’Europa.
Oggi alle 18.30 niente partita in differita della Serie A Femminile di calcio a 5. Al suo posto nel palinsesto odierno di Sky, facilmente consultabile online, c’è il “Futvolley”. Stars Cup, tappa di Roma. Sono il semplice latore della notizia, mi piacerebbe essere l’autore della scelta. Ma non è così. Con buona pace anche di chi ha difficoltà nella comprensione dei testi complessi. Quelli diversi, da quelli che vi scrivono: “bravi, bellissimi”. Perché li pagate.
Preferisco scrivere di punti di partenza, mete di arrivo. Della differenza tra percezione e realtà. Di quelli che raggiungono l’obiettivo attraverso un percorso, un tragitto. Di quelli che partono dalla realizzazione della propria condizione. Della necessità di procedere per gradi, d’inserire un tassello alla volta. Per poter passare stabilmente, dalla retrocessione ad alzare la Coppa.
Raccontare di quelle gioie costruite sulla sconfitta, sulla sofferenza, che diventano storia. Di una città, di una società. Certo, ci sono quelli che preferiscono comprare in blocco un successo, sarà però effimero. Basta consultare la lista dei campioni d’Italia del futsal del recente passato per notarlo. Percezione. In un mondo in cui troppi si sentono Adriano Galliani e in realtà non sono nemmeno Alessio Secco.