Prigionieri di una bolla

A volte anche di una fede, ma non è questa la storia. Otto ore senza la galassia di Facebook.

Otto ore nelle quale la comunicazione del futsal italiano è letteralmente sparita.

Chiusi all’interno della camera di risonanza con sede a Menlo Park, molti degli addetti ai lavori non riuscivano nemmeno a chattare. Telegram e Signal, questi sconosciuti. Qualche traccia su Twitter, a parte la Kick Off quasi nessuno dall’Italia è su TikTok. Perché sfatiamo una delle dicerie degli scrivani nostrani. Fuori dal facebook e instagram c’è un mondo intero.

Cos’è successo ieri. L’intero ecosistema di Menlo Park era irraggiungibile. I suoi DNS completamente cancellati. Per semplicità è come se voi aveste una casa, ma v’avessero cancellato l’indirizzo. Nessuno può quindi raggiungervi.
Nelle otto ore successive, sono crollate anche le strutture ridondanti. Un team d’emergenza è stato inviato a riavviare le macchine che ospitano i record delle foto dei vostri gattini, a mano.

Ironia della vicenda, gli aggiornamenti il colosso dei social ha potuto fornirle sono attraverso il suo account Twitter. Così come sullo stesso social è stata fornita la notizia del problema che interessava l’intero ecosistema di Zuckemberg. Molti utenti utilizzano il proprio profilo facebook per usufruire di altri servizi. Tagliati fuori anche da questi. Bruciati in otto ore oltre 3 miliardi di dollari.
Tre miliardi di dollari, sono l’unità di misura sulla quale misurare l’entità di quello che è accaduto.

Un twitter di uno dei volti di Sky Sport, che tanto va di moda ora nelle stanze del calcio a 5 italico.  Perché è davvero così. Perché lo scrivo io, potete anche scrollare le spalle e far finta di niente, a vostro rischio e pericolo. Dovreste però ascoltarle quelle voci che considerate di riferimento.


La Divisione Calcio a 5, autentico colosso della comunicazione del futsal, è molto attenta a queste dinamiche. Ha un profilo twitter non proprio aggiornatissimo come le altre istanze social, ma la forza lavoro è limitata e viene impiegata credo seguendo delle indicazioni editoriali.

In un futsal dove i Gianni Brera fioriscono come la ramaccia e dove le idee innovative sono ferme all’intervista doppia, non mi stupisco che in tanti possano pensare di essere più intelligenti del Washington Post che ha un giornalista dedicato a creare contenuti su TikTok. “Ma che ne sanno di futsal quelli”, si lo so “gli articoletti” per la nonna del giocatore o per la zia della giocatrice.

Per ribadire l’ovvio, esiste un modello di business, intorno a queste attività. Uno che non passi dal farsi pagare dalla divisione o dalle società. Volete sapere quale, studiate. Vi posso assicurare che è lì, perché è dove ne ho letto.

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