La Liga femminile, in diretta

Due stagioni controverse, sul piano della distribuzione e monetizzazione dei diritti sugli incontri della della massima divisione del futsal femminile spagnolo. Arriva in questi giorni dalla penisola iberica, una importante comunicazione.

Il presidente della RFEF, Luis Rubiales, annuncia di aver siglato l’accordo per la trasmissione di tutti e otto i match in programma, in diretta e gratuiti sul portale della Federazione. Nell’ambito di una riorganizzazione dei diritti di broadcast. Lo scorso anno proprio su questo tema, si era spaccato, il fronte delle società femminili.

La Federazione spagnola, in virtù di un accordo vincolante tra le parti, molto simile a quello siglato dalla società italiane con la Lega Nazionale Dilettanti, cedono incondizionatamente i loro diritti d’immagine all’atto dell’iscrizione.

In funzione di questa norma, Luis Rubiales ha potuto mettere fine a questa lunga faida interna. Ne esce vittorioso il partito del AD Alcorcón, CD Leganés e Rayo Majadahonda. Nella passata stagione queste squadre già si erano avvalse della produzione di Live Vuvuzela. Il noto portale spagnolo, si occupa tra l’altro, i trasmettere gli incontri di Movistar Inter, Estudiantes, Getafe CF e CD Leganés.

Saranno tecnici e talenti, forniti direttamente, del broadcaster spagnolo ad occuparsi di generare contenuti. Nella speranza che questi attirino, un maggior numero di appassionati intorno allo spettacolo, del futsal al femminile.

Interessante questo sviluppo regolamentare ed economico. Nel quadro più ampio, delle azioni intraprese dalle federazioni calcistiche, nazionali. La RFEF, come la FIGC e le sue emanazioni inferiori, ritengono di essere legittimamente proprietarie del prodotto sportivo. In virtù della associazione spontanea che le squadre sottoscrivono.

Le società, soprattutto quelle calcistiche, si muovono in direzione opposta. Perseguendo il giusto obiettivo di creare un modello di business sostenibile. Non ritengono che all’organizzatore dell’evento, debba essere corrisposto maggiore potere decisionale e finanziario, rispetto agli attori dello spettacolo.

La natura del mercato audiovisivo, digitale, è particolarmente fluida. Strutture decisionali d’indirizzo politico, poco snelle e ancora ancorate ad un sistema di business obsoleto, sono destinate all’insuccesso. La centralizzazione di un prodotto, la sua diffusione con l’indicazione generalista, è in netto contrasto con le attuale dinamiche di mercato.

Contrariamente alla vulgata, il pubblico dell’evento sportivo, è alla ricerca di una informazione rapida, estremamente di settore e particolarmente approfondita. La RFEF tenta con questa operazione di creare un modello ibrido. Federazione socio di maggioranza di un editore specializzato. Altrove si tenta la strada della Federazione come editore puro.

Non resta che sintonizzarsi sulle pagine di RFEF.es per seguire le partite, analizzare il palinsesto e le scelte editoriali. Il modello potrebbe essere anche replicabile, sebbene il consumo spagnolo dello sport ha perfino orari e abitudini profondamente diverse da quelle italiane.

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