Il Mondiale di Futsal e il bob a 4 della Giamaica

In attesa della Champions League, di scoprire se la Juventus di Allegri avrebbe trasformato il Malmoe in un avversario temibile, incappo in una partita del Mondiale di Futsal.
Nella ridente terronia d’Italia è tempo di mettersi a tavola, si cena.

Stati Uniti – Pesaro. No scusate, Stati Uniti – Argentina. 0-11. La voce di quest’incontro è ancora Beppe Di Giovanni che con maestria riesce a districarsi tra i meandri di una partita già decisa ancora prima di scendere in campo.

https://youtu.be/xDmmlv49HkY

La prestazione della nazionale a stelle e strisce, m’ha ricordato le gesta dell’equipaggio di bob a quattro giamaicano, alle olimpiadi invernali di Calgary, 1988. Immortalato in seguito nel film “Cool Runnings”, quell’evento è entrato a far parte della cultura pop mondiale. Non credo questa disfatta americana avrà lo stesso successo, almeno cinematografico.

https://youtu.be/4BqngFzt-cU

Giamaica, Bob Marley e la FIFA vieta all’Ajax l’utilizzo della terza maglia così come è stata concepita. Sembra non sia gradita all’organizzazione di Ceferin, il rifermento a “Three Little Bird” viola il regolamento che impone sulle maglie solo l’espressione di logo del club e sponsor.

Nel futsal la stagione è ancora ancorata alla fase di preparazione, alle amichevoli e alle interviste tutte uguali. Le dichiarazioni d’inizio stagione sono tra le cose meno interessanti e allo stesso tempo più divertenti che potete leggere in questa parentesi dell’annata sportiva.

Tutte identiche a se stesse. Potete, senza alterarne il testo, mescolarne i nomi, dei presidenti e delle squadre, ottenendo sempre il medesimo risultato. Ogni presidente ha messo insieme la squadra che voleva. Davvero? Scommetto che tra Ame Romero e Paola Rossi, in molti avrebbero preferito la nazionale spagnola. Perché se arrivano decine di offerte alla stessa giocatrice e questa può giocare in un solo club, gli altri nove non hanno ottenuto il giocatore che volevano.

Tutti, indistintamente puntano ad arrivare tra i primi otto. Nella Serie A femminile, a 12 squadre, basta non arrivare quart’ultima, cioè in zona play out. Se però siete un presidente fortunato, potrebbe accadere qualcosa simile alla riffa per un posto gratis in final eight di coppa Italia. Nella scorsa stagione stavano per ottenere una possibilità di accedere alla Final Eight,  anche una squadra di bocce e una di pallavolo che si trovavano per caso nei pressi di piazzale Flaminio. 

In un campionato a sedici squadre, piazzarsi a metà classifica e ottenere un posto nei playoff, rappresenta già un obiettivo ai confini del risibile, immaginate quando è sufficiente non retrocedere. Il pressapochismo comunicativo è tra i mali di questo sport. Non esiste, vero, cattiva pubblicità, l’importante è che se ne parli. In un contesto di estrema competizione per l’attenzione breve del pubblico, questa vecchia massima andrebbe rivisitata. Andrebbe anche valutata la qualità di quello che si comunica. Tra scrivere e raccontare esiste un abisso, d’emozioni. Almeno, ogni tanto cambiatela la foto di copertina dell’articolo, così per rispetto anche di chi vi corrisponde un contributo.

Tutti gli allenatori si impegnano 24 ore al giorno per la squadra. Perché, c’è qualche presidente che retribuisce con settemila euro il proprio mister per fare altro durante la giornata. L’avete percepita l’ipocrisia dei settemila euro di rimborso massimo per gli allenatori di futsal, vero? Tutti, attendono con ansia la prima giornata per vedere a che punto è la loro squadra, quindi le amichevoli che utilità avrebbero esattamente. L’inutile pre-season NFL Style.

Tutti hanno esaurito gli abbonamenti, tutti gli spalti quindi saranno stracolmi fino all’inverosimile, che è la capienza in realtà stabilità dalle norme anti covid. Se c’è chi prova a fidelizzare il proprio pubblico, legandole ad attività funzionali al proprio territorio che restano però lontane da quel profilo professionale al quale il futsal sembra ambire.

Indicare solo quello che non funziona è impresa anche semplice, fare delle proposte ecco, quello richiede quantomeno studio. Eccovi una idea geniale. Prendete la partita di cartello di Sky Sport. Quella del femminile, in differita, che abbiamo già visto e della quale conosciamo già il risultato. Prendete due ex giocatrici, spigliate e divertenti, lasciate che siano liberi di commentare l’incontro. Il vero “Monday night” quello della NFL ha inaugurato un format come questo. I fratelli Manning 4 superbowl in due, un All of Famer al primo ballot, un padre che ha giocato in NFL, nel loro stesso ruolo. Io continuo a guardarne spezzoni ancora oggi,  è mercoledì.

https://youtu.be/OvZ3ja2jzWA


 

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