Quindi la SuperLega si può fare

Proprio nel giorno del mio compleanno, il 31 Agosto. La Federazione Italiana Rugby ha affidato la presidenza del superteam le Zebre, di cui è proprietaria, a Michele Dalai. Se non avete idea di chi sia Michele Dalai, dovete davvero trovare il tempo di uscire dalle caverne sotto Tora Bora.
Vi lascio qualche istante per metabolizzare cerebralmente, tutte queste informazioni.

Un superteam, di cui la federazione è proprietaria. Aggiungo, con sede a Parma e stadio di proprietà. Bello, funzionale, un gioiello. A pochi passi c’è un albergo a quattro stelle. Ci sono stato, in occasione di un Italian Bowl di Football Americano. A disputare la United Rugby Championship, ci sarà insieme alle Zebre la squadra della Benetton. Disputeranno un torneo a inviti, chiuso, affrontando team irlandesi, gallesi, scozzesi, sudafricani.

La promozione del rugby, è ferma da troppo, agli stereotipi nobili della maglia sporca, del terzo tempo e della birra. Per questo la neonata SuperLega di rugby ha affidato la sua comunicazione a Roc Nation di Jay-Z. Jay-Z, il rapper, Beyoncé. No? Tora Bora, caverna, Afghanistan. Una disciplina i cui praticanti di vertice, sono più conosciuti all’estero che sul territorio italiano. Dalai si augura che questo sforzo organizzativo e di comunicazione replichi qui quello che accade nei paesi anglosassoni: “troviamo i fan ad aspettarci in aeroporto, sarebbe bellissimo che presto succedesse anche qui da noi”

Il futuro degli sport di vertice è quindi, una strada già tracciata. Quella che dovrebbe seguire anche il futsal. Concorrendo con una moltitudine di discipline sportive di altissimo livello, non si può pensare di proporre allo spettatore una spettacolo di impronta amatoriale. Si vede lo sport di vertice, permettendo alla base di monetizzare la capacità di istruire nuovi giocatori. Tutto il resto è becera politica sportiva, è raccolta di consensi, è menzogna.

Con buona pace di quelli che ancora ripetono: “questo sport è in espansione”. Il femminile ha visto due squadre di Serie A cessare l’attività, seguite da una neopromossa. S’è dovuto ricorre alla promozione d’ufficio di una compagine uscita al primo turno del playoff di A2, per avere un numero pari di squadre nella massima categoria. Giovani se ne vedono più per necessità che per volontà negli organici delle squadre. E’ una disciplina che inesorabilmente invecchia. In A2 ci sono le squadre con il “bye”. Almeno, tra di noi, raccontiamola la verità.

Il futsal maschile, per la prossima stagione, sulla carta è un prodotto più appetibile. Diverse squadre di livello, l’ingaggio di grandi giocatori da parte di molte delle realtà di vertice. Una squadra da battere, molte inseguitrici. Solo a scriverlo, elencando gli elementi, sembra interessante. Sarà raccontato poi da una produzione di sicuro livello come quella di Sky e da professionisti preparati. Se non ci fossero ancora in giro in Serie A, le tensostrutture spacciate per palazzetti, sarebbe quasi perfetto.

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