Questione di Rigore

Due sconfitte per i battistrada Trieste e Firenze. Colpo a sorpresa del Trento che batte un favoritissimo Verona e goleada del L’Aquila che si ricorda a fasi troppo alterne di essere una grande squadra. Marcelli ha la sua prima nota di demerito sulla suo patentino da allenatore, ricordiamo che è possibile solo una infrazione all’obbligo di inviare la formazione. Alla seconda si viene esclusi.

Garcia non ci sta ad arrivare ultima alla sua prima stagione da giocatrici di eSport. Nel più classico degli incontri digitali, quelli improntati sul pragmatismo, il Trento s’appoggia a Marcella Violi. Suo l’unico gol di una partita in cui il Verona prova a recitare la parte della grande squadra ma con scarsi risultati. Il minimo scarto è sufficiente a portare a casa tre punti preziosissimi che l’allontanano però dalla prima scelta assoluta al prossimo draft.

Dragone sta guidando il suo Torino alla migliore stagione di sempre. Sempre, relativamente alle tre stagioni fino ad ora disputate. La partita contro il Venezia di Gallo non è mai semplice. Complice il fattore C che Gallo ha sempre sfoderato nelle occasioni che contano. Per questo le granata tornano allo schieramento più affidabile. Tres Villa centrale difensivo, Matijevic pivot. La formazione paga, il bomber croato mette a segno la sedicesima rete stagionale. Raddoppia quella iniziale proprio di Villa e chiude una partita complicata dalla rete iniziale di D’Incecco.

Una Lauria preoccupata si presenta in sala stampa nel dopo partita. La sua squadra sconfitta da un Pisa più determinato a restare in corsa per un posto nei playoff. Nona prova a mettersi la squadra sulle spalle ma le compagne sembrano incapaci di seguirla. Sulla sponda opposta Carbotti si gode una Bertè in grande forma, che ispira le sue compagne. Due gol di pregevole fattura quelli delle toscane. Proprio l’italo-brasiliana è l’autrice del due a zero con una conclusione di rara bellezza tecnica. Il momentaneo vantaggio è di Nona, ma in questo derby toscano le ragazze di Lauria sembrano a corto di fiato.

Pareggio pirotecnico tra Ascoli e Palermo. Un due a due che è anche una storia di sorpassi, d’inseguimenti, di tentativi di fughe e d’arrivo appaiati. Non hanno molto da chiedere alla stagione le due compagini. Per questo s’affrontano a viso aperto. Danno vita a una partita di rara bellezza, in questo particolare momento della stagione è avvenmento raro. Reti di Soldevilla e Mansueto per le marchigiane, alle quali rispondono Taty e Guti per le siciliane. Un punto a testa e una tranquilla posizione di classifica.

Cinque reti forse il Bologna non le aveva mai subite. L’Aquila si mostra per la corazzata che potrebbe ancora essere. Ciampaglia schianta l’avversario con una prestazione superlativa di Vanin. La brasiliana torna al gol e realizza una doppietta. La giocatrice che stupisce di più tra le fila delle abruzzesi è Amparo. Torna ad essere la giocatrice che è stata all’apice della sua carriera. Incontenibile sulla banda laterale, letale sotto porta. Il Bologna prova a non finire sommerso dallo tsunami abruzzese. Presto firma la rete della bandiera ma nemmeno la sua proverbiale combattività è sufficiente.

Se il Genova non vuol perdere il treno post season, la prima della sua storia, deve battere il Catania. Pergolari tornato stabilmente sulla panchina, muove le sue pedine in campo con il fervore di chi vorrebbe partecipare all’incontro dal centro del campo. Belli, trascinatrice di questo Genova, suona la carica. Dal’Maz risponde presente e Brandolini chiude la pratica. Nel mezzo uno squillo dell’inossidabile Neka.

Il Trieste affronta il Monza in casa. Il Firenze è alla seconda sconfitta consecutiva. Questo è il momento per le giuliane di chiudere la pratica primo posto e assicurarsi l’accesso diretto alla finale scudetto. Ci provano in tutti i modi. Sbattono contro i pali o le mani protese di Pucci, che sembra Bucci (Portiere del Parma e della Nazionale). Non c’è modo di passare per la capolista. Calegari ha disposto una trama in campo che imbriglia il fluire del gioco avversario. In partite come queste può accadere di tutto. Arriva infatti un rigore per il Monza ad una manciata di secondi della sirena finale. Renata Adamatti dal dischetto spiazza Oselame e sigla l’uno a zero finale.

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