Let’s Play, ball.

Cerimonia d’apertura della stagione per la Divisione Calcio a 5. Kermesse ospitata nel Salone D’Onore del CONI. Cornice ormai usuale per la nuova governance che ha imperniato davanti a questo sfondo tutte le sue maggiori iniziative pubbliche.

Matteo Santi e Elena Ramognino sono i due presentatori. Com’è che non ho avuto bisogno di una ricerca su Google per riconoscere il volto femminile di questo Play? Anni e anni di esposizione passiva a SuperTennis provocano di questi effetti, collaterali.

Due appunti velocissimi sull’ottima conduzione del “dinamic duo” che spero di rivedere in altre occasioni. Il tuo microfono Matteo era aperto, si sentiva quando bisbigliavate. Non avete detto nulla di divertente o compromettente. Era un po’ come stare seduti vicino a due compagni di banco che chiacchierano mentre tu cerchi di ascoltare l’insegnante. No, non è vero nessuno cerca mai d’ascoltare l’insegnante.

Secondo appunto. Quella dietro di voi si chiama scenografia, la sceneggiatura è quell’insieme di parole che compongono il corpus narrativo di una opera cinematografica, teatrale o televisiva, perfino radiofonica. Bella l’idea delle lettere in tre dimensioni a comporre la parola PLAY. La P continua a cadere, incollarle tutte?

Lunga marcia d’avvicinamento al clou della diretta, i calendari. Salgono sul palco anche le Legends, una delle idee concretizzatesi di Andrea Montemurro. Ogni sport che rispetti il suo passato è giusto che celebri i giocatori che hanno contribuito a costruire la disciplina. Una giacca, colore specifico, da far indossare per l’occasione a tutti i membri di questa selezionate confraternita.

Premi ai migliori giocatori della passata stagione. Tanti impegnati con le nazionali, molti i video messaggi alla fine ero confuso e temevo di trovarmi a “C’è Posta per Te”. La Ramognino però è decisamente diversa dalla De Filippi e quindi no. Promosse le scarpe con il tacco di Taty, meno i sandali di Marta, si ferma a metà la calzatura scelta da Rafa.

Ma ecco che finalmente la voce di Matteo Santi, annuncia la prima giornata di campionato maschile. Pesaro – Napoli, al pronti via c’è subito un big match. Chi ignora però l’importanza di Sandro Abate – Olimpus, ignora due aspetti. Chi siede sulle panchine e chi scende in campo.

Femminile con pausa. Nazionale femminile che si prepara ad inseguire il suo sogno Campionato Europeo, impone 20 giorni di distacco tra la prima e la seconda giornata. La matricola Bitonto ha una partenza da incubo. Pescara e Falconara, nelle prime due giornate. Forse però è meglio così, c’è ancora l’adrenalina del debutto e poi si può iniziare a fare punti, immediatamente dopo.

Supercoppa a novembre, nella Emilia Romagna Arena, a Salsomaggiore. Giusto? Così per iniziare a programmare le trasferte, che sono viaggi. Sempre in trasferta recitava uno slogan delle curve, qualche tempo fa.

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