Linea Laterale è una idea, un concetto, una visione. Quella di raccontare perché c’importa così tanto se una squadra realizza più gol di un’altra. La mia incapacità, la mancanza di una capacità già sviluppata, di dare forma grafica a quell’idea ha dato vita un logo che è più figlio della fretta che della colpa.
Quando ho pensato a quello di anygivensunday.it, ho avuto anni ha disposizione. E’ stato molte cose prima di raggiungere la forma attuale. L’idea finale, era quella di legare i contenuti ad un marchio riconoscibile. Quello che nei paesi anglosassoni avverte lo spettatore che ci sono contenuti espliciti.
Notate vero la somiglianza? Ora certo la cosa fa un po’ sorridere, perché d’esplicito è rimasto solo il copia e incolla. Non importa.
Pensavo di poter avere un secondo colpo di fortuna, anche per Linea Laterale. Mi sbagliavo. Sebbene avessi in mente i contenuti, il gonzo-journalism e il desiderio che il lettore potesse identificarlo con portali come The Players’ Tribune o Bleacher Report, oppure gli italiani Ultimi Uomo o Rivista 11. Ho raggiunto il limite delle mie capacità. Non bastava l’hobby, avevo bisogno di un professionista. Ho ammesso di non essere capace e non me ne sono vergognato.
Quella che è una mia mancanza, una debolezza se volete, sono riuscita a trasformarla in un punto di forza. Ho scritto ad un professionista, Nicolò Valenti. Ha il cognome adatto a lavorare in questo campo almeno per quelli come me che si ricordano di Novantesimo Minuto. Ho provato a spiegare a lui la mia idea. Ci siamo subito trovati, all’interno di un comune immaginario visivo.
Ho atteso. In occasione del mio compleanno, m’è arrivato questo regalo bellissimo.
L’ho osservato per qualche istante. Ho chiuso poi il file e mi sono impegnato in altro. Perché volevo che le informazioni venissero filtrate attraverso le mie istantanee di ricordi.
Dopo qualche ora. Ho scritto di nuovo a Nicolò.
L’ho trovato geniale, già. Con le due L, rovesciate, ha formato un rettangolo di gioco. Nella sua linea semplice, s’incolla agli occhi. La A che è un V invertita è una sorta di firma di Nicolò, l’ho vista presente in altri suo lavori, è bellissima proprio per questo, è come se m’avesse lasciato un pezzo del suo d’immaginario in qualcosa che è ora mio, ma anche di tutti quelli che leggono.
Già lo vedo sulle magliette, sulle felpe, perfino sui cappellini e appena Nicolò si ricorda di mandarmi i vettoriali mi metto al lavoro e lo sostituisco su qualsiasi contenuto e piattaforma.
Certo: “è migliorabile, ma in confronto a quello che avevi prima…” Grazie per avermi ribadito che era una merda ma lo sapevo, almeno ne ero cosciente.
Grazie ancora alla professionalità di Nicolò e anche alla sua cultura visiva.