Caffè Corretto – Airplanes

Fastidiosissimi bambini la bar, di quelli che pensano che l’abaco serva a tenere in fila delle palline colorate. Non è del tutto colpa loro, ma di quei genitori che attribuiscono allo strumento, strani poteri esoterici.
Al tavolo di fianco, i due DNA d’origine dei pargoli, parlano d’Afghanistan e io m’immagino l’espressione di mia sorella. Già quella che s’è sporcata gli scarponi della sabbia rossa di quel paese e il cuore di dolori che non si possono raccontare.

Il titolo in inglese è lì, per poter citare la canzone. A volte quegli aerei vorremmo fossero stelle cadenti per poter esprimere un desiderio. Nel futsal quegli aerei portano dei sogni e delle speranze, molte da oltre oceano. Questo è anche, il tempo in cui tutti sorridono. In fondo la vita sportiva, deve ancora accadere.

https://youtu.be/kn6-c223DUU

Qualcosa è già successo però. E’ iniziato il valzer delle riconferme. Oltre sessanta giorni per spalmare le notizie dei giocatori confermati e quindi mantenere alta l’attenzione del cliente, lettore, tifoso. Invece no, una notizia al giorno negli ultimi dieci giorni prima dell’inizio della preparazione. C’è chi come il Pescara deve ancora annunciare Rozo e mi chiedo cosa aspetti. Vero che manca ancora l’allenatore però tra pochi giorni escono finalmente anche i calendari della stagione.

C’è chi come il Bitonto ha appena cambiato il logo. S’è rimpicciolito il leone, è sparita la parola Marbel. Ho come l’impressione che ora il leone sia più un bel micione. L’alloro è appassito. Il lettering C5 è diventato più grande, dello stesso font della parola Bitonto, come se avesse la stessa dignità e non è così. IL vecchio leone era in una posa consona al ruggito, quello nuovo miagola, ammettiamolo. Lo stemma dell’araldica era incorniciato dall’allora, ora dalle foglie d’ulivo?
C’è chi ha un sogno, di ringiovanire credo, chi invece si gode gli ultimi giorni di vacanza. C’è chi fa il turista, chi è turista, forse per caso in Serie A.

L’informazione più importante di questa stagione però dovrà ancora attendere la “Commissione”, che suona già sinistro così visto il paese in cui viviamo e che giusto a Novembre parte l’ultima stagione di Gomorra. Quand’è che sapremo quali partite della Serie A Maschile sono in diretta su Sky Sport Arena? Quali partite della Serie A Femminile potremo guardare già conoscendo il risultato? Uno degli slogan della Divisione Calcio a 5 è programmazione, non l’ho scelta io la parola, è una loro idea.

“Questa squadra è casa”. È una delle frasi più abusate nelle presentazioni delle giocatrici. Vi invito a una riflessione. Se ci sono così tante case, bellissime. Non è che in realtà non lo è nessuna? Oppure, ingenuamente, lo sono tutte e allora non hanno davvero niente di speciale. Menzione d’onore a Federica Belli, che è riuscita a usare mai le parole: “famiglia e casa” nella sua prima intervista della stagione. Molti lettori, anche quelli che lo fanno per dovere, avranno apprezzato.
Meno un punto ad Aida. Sebbene la metafora dell’amore funziona, quella delle farfalle che dallo stomaco si trasferiscono in testa, funziona meno. In testa non ci dovrebbero essere le farfalle. Però a una giocatrice che sul due a due di una finale scudetto, da ex, esulta per il gol così come ha fatto, si può perdonare quasi tutto.

Sorteggio UEFA Futsal Champions oggi in diretta dalle 16.00. Nell’urna non c’è il Pesaro, che ospita uno dei gironi del Main Round. Sebbene i marchigiani guidati da Fulvio Colini, con l’ultimo arrivo sembrano sempre di più la nazionale argentina, devono dimostrare ancora di essere capaci di superare l’ostacolo minimo. Gli sforzi ingenti del Patron Pizza si prolungheranno a lungo se il Pesaro non arriva almeno alle Finals?
Vi ricordo che il Kairat è alla sedicesima partecipazione, che l’Araz è alle dodicesima e l’anno scorso è arrivata terza.
C’è lo Sporting Lisbona, quello del portiere di movimento che è anche davvero il portiere, ma fatto bene. C’è il Benfica, il Barcellona.
Forse dove mette l’alluce il tuo centrale, non conta poi così tanto.

La ragazza che lavora qui ha pulito il mio tavolo più in fretta di come sparisce una società che vince lo scudetto nel calcio a cinque femminile. Avevo ancora sul palato il sapore del caffè, un po’ come quelli che hanno ancora i lustrini sulle maglie quando dichiarano fallimento.
Resto qui, ancora un po’, a scrivere.

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