Le squadre della Champions

Uno sguardo al torneo maschile, ufficiale, ovviamente. Nell’attesa che la UEFA avvii per il femminile, almeno il processo di affiliazione per un torneo amichevole. Voci della Spagna, segnalano un Burela attivo, sul fronte organizzativo. Per il consueto vernissage a inviti.

Curiosa però questa Champions del futsal. I padroni della competizione restano le squadre spagnole e portoghesi. Spesso però le maggiori rivali, arrivano da quelle che potremmo definire: repubbliche ex sovietiche. Quelle governate da regimi diversamente democratici. Sul territorio delle quali, giacciono ingenti quantità di risorse naturali. Particolarmente ambite.

In un quadro economico di improvvisa ricchezza privata, emerge una aggressività sportiva e finanziaria. Investire nel calcio spesso attira troppe attenzioni. Il futsal rappresenta. ancora un veicolo economico e agonistico, mediaticamente trascurabile. In queste remote regioni della ex USSR, arrivano frotte di brasiliani. Facilmente naturalizzati. Un teatro locale che di certo non offre un campionato competitivo. Il vero obiettivo diventa la Champions.

Squadre costruite quindi, con l’unico obiettivo di essere rilevanti in Europa. Perché. Per ambizione personale. Promozione locale. Ma soprattutto veicolare, flussi finanziari. Esistono ampie aree grigie, anche in Italia. Permettono a talune forme sociali sportive, di essere particolarmente disinvolte nella gestione economica. Se commutiamo questa condizione in una area geopolitica, meno sensibile alle tematiche di rigore finanziario, otteniamo qualcosa di simile ai Panama Papers.

Squadre armene, bosniache, kosovare, diventano realtà da Main Round. Abili nel navigare un complesso sistema politico nazionale e veicolare ingenti somme di denaro. Avvalendosi spesso, anche di una federazione nazionale accomandante. Nei fatti questi sono dei team di una superlega. Quella che chiamiamo ancora la Futsal UEFA Champions League. Arriva del denaro, nelle casse delle società, si trasforma e diventa. Molte cose, anche rilevanza sportiva.

Diventa così interessante seguire non tanto l’Elite Round, quanto questo Main Round. Capace poi di sfociare in interessanti e insidiosi gironi. Rivolgiamo l’attenzione a chi organizza e ospita questa prima fase di Champions.

Dobovec dalla Slovenia, Kauno Žalgiris squadra lituana, il Pesaro del presidente Pizza e  infine il Lučenec, squadra slovacca. Altro lotto di squadre ospitanti: Olmissum dalla Croazia. Mostar SG, la città del ponte simbolo della guerra in Bosnia. Uragan Ivano-Frankivsk dall’Ucraina che ricordiamolo è ancora in una fase di conflitto con il vicino russo. Infine il Luxol St. Andrews, squadra maltese. No, ancora niente miracolo.

Al netto delle incompatibilità geopolitiche: Kosovo e Serbia, Kosovo e Bosnia-Erzegovina, Armenia e Azerbaijan. Tutto il resto disegna una mappa delle potenze del futsal. Molto diversa da quella del calcio. Influenzata e orientata probabilmente, da qualcosa in più, di diverso dalla mera abilità, tecnica e tattica. Non è detto che questo sia un male, forse è anche una occasione. Quella di comprendere un mondo sportivo che una volta divenuto business, non può certo tornare indietro.
 

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