Cristina Garcia festeggia la sua Laurea, il primo punto in casa dopo eoni. Parte così la sedicesima giornata della terza stagione di The League. Scritto così sembra il prequel di una puntata di una qualche serie televisiva. Invece è semplicemente eSport, ricordate con la S maiuscola.
Sembra essere ancora un turno di pena, dolore e sconfitta per il Trento. Il gol di Mansueto mette decisamente la partita in salita per la squadra di Cristina Garcia. Assente giustificata dalla panchina, causa “onori universitari”. Le sue ragazze però non ci stanno e reagiscono prontamente. Pungolate proprio dalla volontà di fare un regalo al loro tecnico. Si gettano in avanti e cercano di tenere a bada le avversarie.
Dopo una lunga marcia d’avvicinamento arriva il pari meritato di Pia Gomez.
Ritrova la vittoria e un gol di Matijevic, Alessandro Dragone. Un gol della pivot granata da vera rapace d’area. Frutta una respinta difettosa del portiere avversario dopo una sua conclusione e ribadisce in rete, anche in precario equilibrio. Il Pisa non disputa una brutta partita, sembra però marcargli la verve necessaria a mettere in difficoltà un Torino sempre molto quadrato nella sua disposizione tattica.
Travolto da una doppietta di Pamela Presto. Il Monza di Calegari esce così sconfitto dall’incontro con il Bologna che ha trovato la sua condottiera. Presto sbatte in faccia la porta della difesa, in faccia alle avversarie. Ripetutamente. Si getta poi in avanti a cercare gloria con piedi non proprio eccelsi. Trova le reti che cercava e solo nel finale cede spazio per il gol di Lucileia. Ancora un capolavoro di Santucci, capace di tirar fuori il meglio dai suoi giocatori.
Il Genova ferma la corsa del Trieste. Arginare Pato Dal’Maz per la compagine giuliana è impresa improba. L’italo brasiliana colpisce subito e la partita sembra mettersi in discesa per la squadra di Pergolari. Iniziano a sorgere dubbi sul nuovo assetto tattico scelto dal Commissioner. Quel 1-1-2 che nelle intenzioni del tecnico del Trieste dovrebbe mettere nelle migliori condizioni di esprimersi i due pivot in forza alla squadra: Marta e Boutimah.
Il gol arriva proprio dalla giocatrice marchigiana che riesce a deviare di testa in rete un perfetto calcio d’angolo di Taninha.
Si mugugna sulla panchina triestina, un pareggio potrebbe non essere sufficiente a restare a ruota del Firenze di Lauria.
Una sfida d’alta classifica quella che va in scena nella città della Perdonanza. Il Verona di Marcelli giunge alla sfida intenzionato a fare suoi i tre punti. Le gialloblu inseguono a quattro lunghezze il duo di testa, tre punti dopo il mezzo passo falso del Trieste potrebbero risultare fondamentali.
Ciampaglia però sembra aver ritrovato la squadra dello scudetto, quella che dopo la rinuncia forzata a Cely Gayardo s’era un po’ persa. Subito a segno con Vanin, la squadra mette la freccia, si posiziona in corsia di sorpasso e non si volta più. Almeno fino al gol del raddoppio di Bettioli che sigilla la partita.
Fase involutiva per il Verona. Marcelli in settimana dovrà studiare una soluzione per invertire quella che per ora è solo una momentanea tendenza.
Partita scoppiettante e ricca di gol quella che va in scena tra Palermo e Venezia.
All’apparenza poteva sembrare un passaggio di consegne tra due compagine che rispetto alle stagioni precedenti sembrano avere posizione invertite. Gallo però non ci sta a restare nell’anonimato di una classifica deficitaria. Il Venezia in campo con il suo ormai collaudato 2-2 si scaglia quasi inferocito contro l’avversario. Nessuno poteva pronosticare il doppio vantaggio delle lagunari. Il Palermo sembra stordito, prova a reagire a farsi di nuovo sotto con un gol Taty, sembra addirittura poter acciuffare un insperato pari quando Taina trova il gol del due a tre. Nel momento però di massimo sforzo, ecco arrivare la seconda rete personale di Ersilia D’Incecco che sigilla il risultato.
Firenze – Catania. Un clamoroso testa coda. Una partita scontata.
Niente di tutto questo. La possibilità di andare a più due sulla sua più diretta inseguitrice, deve aver giocato un brutto scherzo a Lauria.
Le fiorentine entrano contratte sul campo. Ne approfitta senza nessuna pietà un cinico Catania. Schettini e le sue ragazze non hanno nulla da perdere. Giocano con una inusuale libertà mentale. Il vantaggio arriva proprio sull’errore di concentrazione della difesa della capolista. Un pallone vagante respinto non proprio perfettamente da Dibiase, resta letteralmente a rotolare sulla linea di porta. Nessuno interviene e allora si precipita di punta sulla sfera, Privitera. Gol del vantaggio che rimarrà tale fino alla fine.