Il Benfica saluta una delle sue giocatrici più prolifiche, uno dei pilastri sui quali ha costruito i successi di queste ultime stagioni.
Quando Ana Sofia Gonçalves, questo il nome dell’ormai ex numero nove del Benfica, lascia l’Estádio da Luz, non lo fa certo per restare in Portogallo. Le Aquile dominano da anni la scena del futsal femminile portoghese, non avrebbe nessun senso sportivo, agonistico ed economico un approdo ad un nuovo lido lusitano.
Sembra ragionevole desumere che sia destinata ad approdare in un campionato diverso da quello portoghese?
Fifò non è più una giovane promessa, resta giovane ma non è solo una promessa. Rappresenta una certezza agonistica e sportiva. Un giocatore in grado di alterare gli equilibri di un campionato, di cambiare le sorti sportive di una squadra. Il suo strapotere fisico e tattico è innegabile. Titolare in nazionale non dovrebbe aver bisogno di presentazioni ulteriori, spero.
Non solo, immediatamente successivo a questo annuncio, arriva anche quello che ringrazia Janice per le stagioni sportive trascorse insieme. Due indizio costituiscono una prova.
Se la Cattedrale vede partire due indiscusse stelle dalla squadra, dove potrebbero approdare queste due giocatrici. In campo e fuori dal campo, hanno dimostrato di avere una sintonia sportiva che sarebbe un peccato vedere interrotta.
Chi potrebbe avere le risorse anche economiche per attirare una coppia di giocatrici come questa? Chi ha l’appeal per convincerle a vestire la propria casacca? Potrebbe non essere solo una questione di compenso. Chi è abituato a vincere, vuole continuare a farlo. Quantomeno competere per il premio più ambito.