Che fine ha fatto la Kick Off?

Nelle ultime stagioni, la Kick Off ha recitato un ruolo da protagonista nel panorama del futsal femminile italiano.
Il sodalizio di San Donato milanese, guidato da Riccardo Russo in panchina e coordinato da Manolo Perris dalla Spagna ha messo in bacheca una Coppa Italia e una Supercoppa, si è trovata a contendere lo scudetto alla Ternana che da li a poco sarebbe passata di mano. Bevilacqua, il produttore cinematografico dalla fluente chioma rossa, sarebbe diventato il nuovo presidente della squadra umbra, ma già allora è era li, sulla linea laterale.

La partenza di Vanin, quella molto probabile di Adrieli Bertè. I recenti saluti di Pomposelli e Privitera, privano le “all blacks”, che poi a pensarci bene sono bianco-nere, di elementi importanti della rosa. Intorno all’ala-pivot brasiliana si sono costruite le fortune di una squadra che già aveva subito una massiccia diaspora proprio al termine di quella campagna sportiva che aveva portato la Coppa Italia in Lombardia.

Vanin – Photo Courtesy Marco Dughetti


Dibiase, Guti, Nona e Sofia Viera, si trasferirono, tutte seguendo lo stesso percorso. Via dalla Kick Off per approdare in riva all’Adriatico nel Falconara che proprio allora gettava le basi per un virtuoso percorso vincente. Questa però è una storia che vi racconterò altrove.
In quella squadra che poi avrebbe disputato anche il torneo ad inviti in Spagna, la “chempionz” femminile, c’erano anche Atz e Pesenti, che nella stagione successiva avrebbero appeso gli scarpini al chiodo.

Il futsal italiano è un “piccolo mondo buffo”, un paesone dove tutti si conoscono e tutti sanno, anche se non parlano.
Un crocevia di vecchie comari, di vecchi e basta e di persone dall’intelligenza improbabile ma che si credono furbissime. In una agorà casereccia è inevitabile che si mischino informazioni reali e illazioni, sogni e illusioni.
Proviamo allora a disegnare lo scenario attuale.

Franco – Photo Courtesy Marco Dughetti

Irene Franco, tra i pali, difficile vederla anche nella prossima stagione a impostare il gioco con i piedi in quel di Gorgonzola. Exana potrebbe accasarsi li, nei pressi, nella città di Romeo e Giulietta. Giocatrice esperta, nazionale italiana, alla quale si può ancora dare un buon minutaggio in partita.
C’è Plevano, utilizzata poco nelle ultime stagioni e decisamente una giocatrice italiana che può essere impiegata in campo e non una semplice pettorina da far accomodare in panchina. Resta Aline Elpidio?

Se sottraggo anche questi ultimi elementi alla rosa, la Kick Off potrebbe entrare in quella fase che oltreoceano chiamano “rebuilding year”, la stagione nella quale si rifonda, si poggiano le basi per un nuovo ciclo.
Certo, esiste l’opzione, la possibilità di ingaggiare altri giocatori esperti, pescare all’estero e ricreare un nucleo subito competitivo. Fino al trenta giugno, i contratti in essere vincolano le atlete e gli atleti non professionisti del calcio a 5, il primo luglio c’è il consueto “liberi tutti” e da quel momento, potremo avere tutti, una idea più concreta circa le intenzioni della dirigenza Kick Off.

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